“Parlami della Trasanna”

“Perché vieni alla Trasanna?”, “Cosa ne pensi?”, “Come ti sei trovato qui?”, “Cosa bisognerebbe migliorare?”
Le persone che in questi mesi stanno frequentando il Centro Sociale “La Trasanna” di Retrosi, ci hanno risposto così.
Descriviamo il ruolo di questa struttura attraverso le loro testimonianze.


 

“Io la notte del 24 notte non potevo credere a quello che era successo. Poi dopo alle prime luci dell’alba la Trasanna si è trasformato nel punto dove ritrovarsi. E’ stato fatto un te caldo, sono stati arrangiati dei lettini per le persone anziane  …… La Trasanna è diventata Retrosi per tutti noi, è un punto di incontro dove troviamo persone squisite che ci accolgono ….. E’ poi un posto sicuro, ancora piacevole perché, accanto a tanta desolazione, è rimasto come prima. Lì ti sembra che ancora non sia successo niente ….” – Anna, di Retrosi

 

“Una cosa vorrei sottolineare: quando andiamo alla Trasanna non ci sentiamo ospiti, ci sentiamo direttamente partecipanti alla sua gestione” – Domenico, di Retrosi

 

“Vengo qui alla Trasanna e aiuto Francesca in cucina. Perché mi sembra un’ottima iniziativa, che serve a tenere insieme e unite le persone e fino adesso ci siamo riuscite. Tutti i Venerdì facciamo una cena sociale a cui partecipano coloro che sono rimasti a vivere qui ad Amatrice. La Trasanna è uno dei posti più sicuri, accoglienti e “caldi” che ci sono rimasti.” – Claudia,  di Cossara

 

“Vivo in una roulotte e adesso vengo spesso alla Trasanna, a mangiare. Ha un bel salone e  l’anno scorso ci ho fatto la mia festa di 18 anni. Così come è oggi i ragazzi non ci vengono volentieri, dovrebbe essere meglio utilizzata. Ad esempio se ci fosse un corso di ballo o anche un locale destinato ai ragazzi sarebbe un’altra cosa…. Come adesso avviene con il Bar Rinascimento di Amatrice.” – Michele, di Cossara

 

“La Trasanna è un luogo unico, dove ci siamo ritrovati dopo questi terribili sismi, e siamo ancora qui, e ci saremo ancora, perché è un punto per stare insieme e combattere questo mostro.” – Paolo, di Retrosi

 

E’ dal primo giorno dopo il terremoto che operiamo nell’area, nell’assistenza alla popolazione. Questa struttura è servita molto a noi, ma anche alla popolazione che è rimasta, la quale non è quindi obbligata ad andare sempre ad Amatrice. E’ accogliente e calda. Per il futuro, dipendesse da me, la allargherei con strutture in  legno” – Bruno, della CRI di Rieti

 

Questo posto ci ha ben accolto fin dal primi giorni dopo il sisma di agosto. Per fortuna ha resistito alle scosse sismiche e questo significa che la costruzione era stata fatta in modo idoneo. Cambiamenti ?  Per adesso nessuno, ma per il futuro sarebbe bene ampliarla, servirebbe a  far  conoscere a quante più persone possibili il territorio di Amatrice” – Claudio, Vigile del Fuoco di Rieti

 

La Trasanna è stato un punto di riferimento per tante persone, dopo il terremoto. Cambiarla ? forse nella struttura ma lo “spirito” con cui viene gestita deve rimanere lo stesso” – Elvis di Cossara

 

Chi dopo il terremoto ha avuto bisogno è venuto al Trasanna e ha trovato ospitalità, cordialità, calore, come in una “comune”. E poi si mangia benissimo. Non vi è molto adesso da migliorare, tutti dovrebbero prendere esempio da Retrosi. Nella ricostruzione del paese l’unico miglioramento che proporrei è di spostare leggermente la Chiesa e creare un “corso” al centro di Retrosi, in questo modo si vedrebbero meglio anche le montagne. – Mario, di Cornillo nuovo

 

“Io la Trasanna l’ho vista sorgere e mi sono adoperato insieme alla “pro Retrosi” per rendere disponibili i terreni. Le sono grato anche perché qui si svolsero  i festeggiamenti dei miei 50 anni di sacerdozio.”  – Don Luigi

 

“Per me il Trasanna rappresenta il cuore di Retrosi  e lo abbiamo voluto fortemente. E’ stato per anni il punto di aggregazione, un luogo che ci ha permesso di godere del verde (non tutte le case a Retrosi hanno un giardino) della compagnia dei paesani, di stare insieme. Cosa migliorare ? Ovviamente il completamento della messa a norma e la sicurezza antisismica. Poi le cucine ma per me sarebbe utile anche una sorta di foresteria, dare la possibilità,  di poter passare alcune notti.” –  Anna, di Retrosi

 

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