Demolizioni e Rimozioni Macerie a Retrosi

Si rende noto che nella sezione Ricostruzione di questo sito, al seguente link, è a disposizione una prima Nota informativa su “Demolizioni e rimozioni macerie a Retrosi” con Allegati. Di seguito si riporta il solo testo in sintesi:

  1. Sono state emanate e notificate (disponibili nel sito web del Comune di Amatrice – Albo Pretorio  21 Ordinanze del Sindaco  di demolizione e di rimozione delle macerie, relative a Retrosi.
  2. Nei prossimi giorni il Comune dovrebbe inviare una richiesta di liberatoria come quella riportata in ALLEGATO 2 . Per facilitare il processo, i Tecnici e/o un Rappresentanti degli “aggregati”, potranno fornire al Comune i riferimenti dei proprietari. Meglio ancora, i Tecnici e/o i Rappresentanti potranno direttamente predisporre e far sottoscrivere le liberatorie ai proprietari,  acquisire copia del documento di identità e quindi inviare tale documentazione all’ufficio del Comune.
  3. Una volta che il Comune avrà ottenuto tutte le liberatorie per la Frazione di Retrosi invierà il materiale alla Regione Lazio (Direzione risorse idriche, difesa del suolo e rifiuti) la quale procederà all’individuazione delle imprese edili  che realizzeranno le demolizioni,  a partire prevedibilmente dal mese di febbraio.
  4. Verrà quindi pubblicato, anche sul sito del Comune, un calendario delle demolizioni e sarà compito delle imprese edili individuate e contattare i proprietari, o i relativi tecnici/Rappresentanti al fine di organizzare nel dettaglio la procedura e favorire la presenza dei proprietari stessi alle operazioni.
  5. Quando avverrà la demolizione, ove necessario, si potrà procedere alla rimozione di oggetti e mobilio ancora all’interno delle abitazioni; la presenza del proprietario è permessa in condizioni di sicurezza e appare nel sostanza essenziale per favorire le azioni di recupero;
  6. Viste le modalità di demolizione, che molto spesso non consentono un efficace recupero dei beni, chi lo riterrà opportuno potrà procedere autonomamente (qualora le condizioni di sicurezza lo permettano) prima della demolizione con ditte autonome (acquisendo i relativi permessi, trattandosi di zona rossa). Tranne che per i residenti, ai quali questi costi vengono rimborsati come previsto nell’ordinanza del Commissario n. 21, per gli altri i costi sono a proprio carico per cui i proprietari dovranno valutarne la convenienza.
  7. Per ciò che concerne il recupero dei beni identitari con valore storico/testimoniale (pietre lavorate, ringhiere, etc) è necessario affrontare alcune  questioni:
    • le oggettive difficoltà del recupero viste le modalità di demolizione con mezzi pesanti;
    • la presenza attiva dei proprietari (o dei tecnici di riferimento) favorisce il recupero di tali beni identitari;
    • la necessità di prevedere una identificazione dei legittimi proprietari  dei diversi materiali nel tempo (es. con un sistema di etichettatura);
    • la conservazione nel tempo dei materiali; la ditta che si occupa della demolizione può, al più, fare una blanda selezione al momento, ma poi tali beni andranno trasportati e conservati in maniera autonoma in un luogo, al fine di poter essere in futuro riutilizzati rappresentando una importante “testimonianza” dell’antico Retrosi.

 

Su tali questioni sarà necessario riflettere e confrontarci, per trovare una soluzione razionale e condivisa. In primo luogo valutare se sia opportuno e fattibile realizzare  azioni e attività collettive tra i paesani  (sulle quali la Pro Retrosi potrebbe cercare di dare il suo contributo) oppure lasciare che ciascun proprietario o gruppi di proprietari affrontino e risolvano autonomamente le diverse questioni.

 

Vedi anche Demolizioni e Rimozioni Macerie a Retrosi nella pagina “Ricostruzione” di questo sito per scaricare la Nota Informativa e gli Allegati.

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