Rassegna Stampa – Errani riconosce i ritardi di ricostruzione

Riportiamo alcuni articoli riguardanti l’audio di Errani, rilasciato al Panorama, sul disastroso stato della ricostruzione.
E’ possibile leggere l’articolo integrale cliccando direttamente sul titolo.


Terremoto, ‘Panorama’: Errani riconosce i ritardi di ricostruzione Il settimanale ‘Panorama’ riporta le dichiarazioni di Vasco Errani commentato il drammatico stato della ricostruzione post Terremoto davanti ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma

A cura di Antonella Petris

22 febbraio 2017 – 17:27

LaPresse/Mario Sabatini

“Non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste. Non esiste“. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto riporta il settimanale ‘Panorama’, Vasco Errani commentato il drammatico stato della ricostruzione post Terremoto davanti ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma il 15 febbraio scorso ad Ancona. Errani, nel chiuso di una stanza con gli altri amministratori, avrebbe sottolineato, come riferisce il settimanale domani in edicola, “il fallimento dello Stato, che lui stesso rappresenta, nella gestione delle fasi successive alle terribili scosse che hanno messo in ginocchio diversi paesi di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio”.

“Errani ha detto più volte ‘non esiste’ – prosegue ‘Panorama’ – di fronte all’evidenza della consegna delle casette, della quasi totale inagibilita’ delle stalle e dei ritardi sul ripristino della viabilita’ che vede ancora molti paesi isolati”. “Rivolgendosi ai sindaci – prosegue l’articolo – Errani ha testualmente parlato di un quadro drammatico a cui si aggiunge la beffa dei sopralluoghi”. Secondo un calcolo effettuato da Panorama, ci vorrà ancora un anno per ultimare i rilievi tra schede Aedes e schede Fast, due tipi di sopralluoghi che si accavallano e che stanno allungando ulteriormente i tempi per arrivare a un quadro generale sull’agibilità di edifici privati e pubblici. Intanto, sottolinea Panorama, i cosiddetti “ospiti del sisma” che alloggiano in alberghi e centri turistici, attendono di sapere quale sara’ la loro sorte dopo che diversi proprietari di hotel, alcuni dei quali non hanno ancora ricevuto rimborsi dal governo, hanno fatto sapere di voler “liberare” le stanze per la stagione estiva.


In Edicola sul Fatto del 23 febbraio – L’audio di Errani sulla ricostruzione e la voglia di voto di Renzi

Un atto d’accusa durissimo al processo di ricostruzione post-terremoto in Lazio, Marche e Umbria pronunciato – e a voce bella alta – dallo stesso responsabile governativo di quella ricostruzione: il commissario Vasco Errani. E non in un fuorionda rubato, ma durante una riunione – lo scorso 15 febbraio – ad Ancona con gli amministratori locali […]

di Marco Palombi e Carlo Tecce


Così la ricostruzione non decollerà mai, cercasi oppositori duri e Spuri


TERREMOTO: ERRANI AMMETTE IL FALLIMENTO DELLO STATO TRA RITARDI E BUROCRAZIA

ROMA – “Non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste. Non esiste”.

È quanto avrebbe detto, secondo quanto riporta il settimanale Panorama, Vasco Errani commentato il drammatico stato della ricostruzione post-terremoto davanti ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma il 15 febbraio scorso ad Ancona.

Errani, nel chiuso di una stanza con gli altri amministratori, avrebbe sottolineato, come riferisce il settimanale domani in edicola, “il fallimento dello Stato, che lui stesso rappresenta, nella gestione delle fasi successive alle terribili scosse che hanno messo in ginocchio diversi paesi di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio”.

“Errani ha detto più volte ‘non esiste’ – prosegue Panorama – di fronte all’evidenza della consegna delle casette, della quasi totale inagibilità delle stalle e dei ritardi sul ripristino della viabilità che vede ancora molti paesi isolati”.

“Rivolgendosi ai sindaci – prosegue l’articolo – Errani ha testualmente parlato di un quadro drammatico a cui si aggiunge la beffa dei sopralluoghi”.

Secondo un calcolo effettuato da Panorama, ci vorrà ancora un anno per ultimare i rilievi tra schede Aedes e schede Fast, due tipi di sopralluoghi che si accavallano e che stanno allungando ulteriormente i tempi per arrivare a un quadro generale sull’agibilità di edifici privati e pubblici.

Intanto, sottolinea il settimanale, i cosiddetti “ospiti del sisma” che alloggiano in alberghi e centri turistici, attendono di sapere quale sarà la loro sorte dopo che diversi proprietari di hotel, alcuni dei quali non hanno ancora ricevuto rimborsi dal governo, hanno fatto sapere di voler “liberare” le stanze per la stagione estiva.

22 febbraio 2017


Terremoto, Vasco Errani vuota il sacco: “La ricostruzione non esiste”. Lo scoop di Panorama – AUDIO

L’audio dell’intervento di Vasco Errani, davanti ai sindaci colpiti dal terremoto e pubblicato in esclusiva da Panorama è molto chiaro: il commissario per la ricostruzione ammette, in effetti, tutti i ritardi del Governo nella gestione post-terremoto.

L’ex Governatore dell’Emilia Romagna, non a caso, ripete più volte, sconsolato, “non esiste”. Insomma, nel chiuso di una stanza con gli altri amministratori, Errani riconosce il fallimento dello Stato, che lui stesso rappresenta, nella gestione delle fasi successive alle terribili scosse che hanno messo in ginocchio diversi paesi di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio.

Errani ha detto più volte “non esiste” di fronte all’evidenza della consegna delle casette, della quasi totale inagibilità delle stalle e dei ritardi sul ripristino della viabilità che vede ancora molti paesi isolati. Rivolgendosi ai sindaci, Errani ha testualmente affermato: “Non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste. Non esiste”.

Di seguito, per intero, il dettato dell’audio pubblicato da Panorama:

E perché da questo punto di vista rischiamo di fare solo caos, e contro caos. Bisogna darsi una governance totalmente differente, che è un punto all’ordine del giorno di questa riunione perché forse andava messo al primo punto, giustamente. Perché non c’è dubbio che abbiamo avuto quattro terremoti, la dimensione è stratosferica, tutto ciò, tuttavia, che è vero, e che è fondamentale, non risolve il fatto che non riusciamo ad andare avanti su alcune cose.

Macerie, stalle, casette: questa non è ricostruzione, non è ricostruzione. Questa è la gestione dell’emergenza.

Bisogna cambiare. Cambiare. E bisogna dare e fare un’altra governance, sennò non ce la faremo. Non mi interessano le polemiche sui giornali e tutto il resto, non mi interessa niente. Ma non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo, non esiste.

Ora, nel decreto, ci sono alcune cose che rispondono anche a questo problema. Anche i sindaci possono diventare stazione appaltante per il provvisorio, per le casette, per il commercio. Ma bisogna darsi un’organizzazione, e a livello provinciale, e nelle unioni montane. Decidiamo, decidetelo. A me va bene a, b e c: l’importante è che sia efficace ed efficiente.

L’importante è che tutte le volte che da adesso in avanti va fatta un’ordinanza, prima si riesca in questi luoghi a parlarne. Non sto dando la colpa a nessuno, qui ragazzi sto dicendo che c’è un problema, sto… qui ragazzi non giochiamo a ping pong. Qui bisogna che ci diamo un’organizzazione, s’era deciso a Civitanova Marche noi l’abbiamo fatta, sennò non riusciamo a rispondere ai problemi.

Avevate detto che erano riunioni montane, perché non esiste la centralizzazione della ricostruzione, si ricostruisce solo nel territorio. Tutto l’impianto, e adesso vorrei che parlasse anche la Protezione Civile e anche il Presidente della Regione, tutto l’impianto non è centralizzato, già da ora non è centralizzato, non è centralizzato.

Non è che ci fossero dei chiarimenti da questo punto di vista, dobbiamo darci dei luoghi dove in un gruppo si riesce a discutere e a risolvere i problemi, questa è l’unica soluzione che abbiamo per andare oltre a questo livello di discussione.

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